15-17 ottobre 2020
Piazza del Sole, Bellinzona
Sul colle leopardiano de L’infinito, celebre lirica sulla quale si costruisce l’immaginario dell’uomo moderno, la siepe che nasconde all’osservatore la linea dell’orizzonte è, certo, un ostacolo, un confine visivo; ma non è anche, al tempo stesso, uno stimolo straordinario all’immaginazione, al sogno e alla poesia? Il muro che circoscrive, protegge e custodisce è garanzia di stabilità, di sicurezza. Ma che cosa ha significato, nel corso della storia geopolitica dell’umanità, trovarsi ‘al di là o al di qua’ di un muro? E che cosa accade quando il valore ambivalente di questo ‘muro’ si proietta persino all’interno di casa nostra, trasformandola da ideale simbolo di calore e intimità a sinonimo di reclusione e confinamento?
Questi e molti altri sono gli interrogativi al centro di Sconfinare, un festival nuovo, fresco e contemporaneo, attraverso il quale la Città di Bellinzona intende invitarvi a riflettere e, insieme, a sconfinare nel mondo delle arti, della musica, del cinema e dell’improvvisazione – Un’azione, quella dello sconfinamento, di cui forse oggi, all’indomani di una pandemia globale che ha reso palpabili dei confini di cui non sospettavamo neppure l’esistenza, abbiamo bisogno più che mai.

STREET CULTURE
dalle 10:00, Piazza del Sole
Luca Gaeta
La civiltà dei confini
Imbarco Immediato
«Senza parole»
Federica Bevilacqua
L’influenza del Bello
Chiara Saraceno
Partenze con handicap e corse ad ostacoli in società diseguali
Lorenzo Pinna
Il confine fra intelligenza artificiale ‘debole’ e ‘forte’
Edoardo Albinati
Un muro invalicabile?
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