
PACIFICTION
PROMUOVERE LA DIVERSITÀ
Data
- 28.02.2023
- Expired!
Ora
- 20:35
Luogo
PACIFICTION
Francia, Germania, Portogallo, Spagna 2022
Regia e sceneggiatura: Albert Serra; fotografia: Artur Tort; suono: Jordi Ribas; montaggio: Albert Serra, Artur Tort e Ariadna Ribas; musica: Marc Verdaguer
Interpreti: Benoît Magimel, Pahoa Mahagafanau, Marc Susini, Matahi Pambrun, Alexandre Mello, Montse Triola e Michael Vautor
Produzione: Ideale Audience Group, Andergraun Films, Tamtam Film, Rosa Filmes, Arte France Cinema e Archipel Production
Colore, v.o. francese, inglese, polinesiano, portoghese; st francese e tedesco; 163’
Miglior film Cahiers du cinéma 2022
Sull’isola di Tahiti, nella Polinesia francese, De Roller è l’Alto Commissario della Repubblica, rappresentante dello Stato francese e in quanto tale rappresenta il governo francese. Uomo acuto e dai modi impeccabili, ha sempre il polso dell’umore degli abitanti di Tahiti, qualità fondamentale per intercettare malumori che possono infiammarsi da un momento all’altro, soprattutto quando comincia a girare la voce della presenza di un sottomarino francese che sembrerebbe indicare la ripresa degli esperimenti nucleari.
Albert Serra si libera delle coordinate temporali, dei costumi, delle parrucche della Francia del Settecento di La mort de Louis XIV e di Liberté, per viaggiare alla volta della Polinesia francese. E sembra quasi ritrovare l’immaginario di Gauguin in fuga, alla scoperta di Tahiti, il paradiso aurorale di un mondo prima dell’inizio della Storia. “Godo tutte le gioie della vita libera, animale e umana. Sfuggo alla fatica, penetro nella natura: con la certezza di un domani uguale al presente, così libero, così bello, la pace discende in me; mi evolvo normalmente e non ho più vane preoccupazioni”. È perfettamente logica, dunque, la rinuncia di Pacifiction a qualsiasi inseguimento affannoso di una temporalità conseguenziale. Proprio perché tutt’intorno è l’Eden, siamo nello spazio che precede il peccato e la caduta. La trama non è che un’infinita divagazione, un alto commissario del governo francese alle prese con una serie interminabile di appuntamenti, incontri, colloqui con personaggi di vario genere. Europei, polinesiani, politici, militari, gente comune. Un continuo discorrere senza un punto. Ma quando non c’è la possibilità racconto, molto spesso non resta che la contemplazione. E così, su tutto, trionfa l’immagine di una natura sublime.